Cari Rotariani e Rotariane del Distretto 2070,

Dicembre è il mese dedicato tradizionalmente dal Rotary alla famiglia. Questa dedica è espressione di una attenzione precisa del R.I. per i valori legati al significato umano e sociale del nucleo familiare con tutti i valori che in esso convivono: amore, rispetto, condivisione, sostegno vicendevole, educazione reciproca e, perché no, piacere di stare insieme.

La contemporaneità del Natale, giorno nel quale si celebra la nascita di un figlio speciale, induce a qualche considerazione particolare. Anzitutto, buon Natale a tutti i rotariani del Distretto 2070 e buon Natale a tutti i rotariani del R.I. L’augurio si estende chiaramente a tutti coloro che del Rotary condividono la filosofia e anche a chi non la conosce o non la pratica.
A ben vedere il Rotary nel suo modo di fare e di proporsi dovrebbe essere una famiglia allargata o  una grande famiglia. Ho sempre sostenuto che l’appartenenza al Rotary in generale dà, anche quando si incontrano per la prima volta rotariani sconosciuti, l’idea di familiarità acquisita subito con tali persone. In tal senso il Rotary dovrebbe essere come una grande famiglia. L’uso del condizionale è legato al fatto ben noto che niente è perfetto e tutto è perfettibile. Si sà che nelle grandi famiglie ci sono spesso grandi problemi di convivenza e fasi di alterne fortune del saper star insieme. Lasciatemi dire che l’uso del condizionale è appropriato nel nostro Distretto poiché da qualche anno si segnalano troppe rivalità, ostilità, acredini, personalismi, cadute del “tono rotariano” e, ahimè, persino del buon gusto e dell’educazione.

John Kenny, Presidente Internazionale del R. I. in questo anno 2009-2010, ha inteso, con il suo motto “Il futuro del Rotary è nelle vostre mani” richiamare tutti i rotariani al senso di responsabilità di ciascuno dei rotariani che rappresentano nelle singole comunità il R.I. Certo, penso che quando Kenny dice di voler in tal modo restituire il Rotary ai rotariani, intenda restituire il Rotary ai rotariani che sono ligi nei loro comportamenti alle regole del Rotary.

Mi sembra chiaro che poco hanno a che fare con questo i presunti “buoni rotariani” che vogliono conservare poteri, esercitare indebite pressioni su chi è chiamato a svolgere cariche “pro tempore”, minacciare il prossimo, scagliare malefici ed insulti a chi è in carica e si sacrifica per loro ed infine, ciò che più è indegno, gettare il sasso e nascondere la mano.
Per fortuna nella famiglia rotariana del 2070 questi “buoni rotariani” sono una minoranza. Certo, questi rotariani pensano ai loro Rotary club come ad una loro proprietà dove possono giudicare tutto e tutti senza rispondere mai dei loro atti in nome della autonomia. C’è nel club qualcuno che è troppo bravo o troppo poco bravo e ciò dà fastidio? Questi rotariani espellono i loro colleghi dal club senza tanti complimenti. C’è nel club o nel Distretto qualche cosa che a questi “buoni rotariani” non va bene? Facile! Si ricorre alle lettere di insulti o ai libercoli di denigrazione.

L’autonomia (da AUTÒS NÒMOS) significa “libertà di vivere con le proprie leggi”, il ché non è vero per i club che diventano Rotary Club dopo aver ricevuto la Carta dal R.I. ben sapendo che questa può anche essere ritirata per comportamenti scorretti o non applicazione delle regole. Queste regole non prevedono l’uso di espressioni irriverenti nei confronti del R.I. e delle sue figure istituzionali. Quando ciò accade in club, che hanno molti anni di vita e che perciò dovrebbero essere di esempio anche, per la presenza tra i soci di persone che hanno rilevanza nel R.I., allora sale un po’ di pessimismo, soprattutto perché qualcuno non arriva neppure a comprendere la gravità di queste azioni.

E’ Natale!. Mi auguro che questo porti un po’ di generosità a chi non intende accogliere in “famiglia” nuovi club, un po’ di consapevolezza e senso di responsabilità a chi insulta la nostra istituzione e a chi dimostra rancori ingiustificati. Personalmente auguro pace a tutti ed abbraccio tutti gli amici del Distretto 2070. Sto lavorando al meeting sulla Pace che si terrà a Reggio Emilia il 30 gennaio 2010: invito tutti gli uomini di pace in quella data a Reggio Emilia.

Tanti auguri e un caro saluto
Mario

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