Care Amiche e cari Amici,

il R.I. dedica il mese di settembre alle Nuove Generazioni ma, prima di parlare di quello che il Rotary fa a favore dei giovani, voglio esprimere un mio pensiero.
Io credo che il Rotary, sia prima di tutto, un sentimento personale, che ci porta ad agire in un certo modo e ad assumere certi impegni, tra i quali è compresa l’attenzione al mondo giovanile.
Siamo qui, con tutti i nostri pregi ed i nostri difetti, ma è indubbio che la nostra partecipazione all’Associazione ci raccomanda alcune regole “ideali”, sulle quali abbiamo convenuto quando accettammo di farne parte.

Se è così, se accettiamo questo sentimento, dobbiamo anche ammettere che, se lo vogliamo e lo desideriamo, noi Rotariani possiamo fare molto per le giovani leve.
Vedete, noi siamo stati accolti nel Rotary anche perché svolgiamo professioni di responsabilità ed è fuori dubbio che nell’espletamento della nostra attività lavorativa veniamo continuamente a contatto con i giovani.

Qualche esempio? Ce ne sono tantissimi: il professionista che ammette nel proprio studio il giovane che una volta conseguito il titolo di studio chiede di fare pratica professionale, il docente e l’alunno, il primario  ospedaliero con il medico giovane laureato, il bravo artigiano nella sua bottega con l’apprendista e così via.

Ecco allora che dobbiamo chiederci, in queste occasioni che ci sono state offerte: siamo riusciti a trasmettere al giovane quello che sappiamo? Siamo stati capaci di aiutarlo quando si è staccato per volare in   proprio? Ed ancor più, siamo stati per lui, con il nostro comportamento, un buon esempio, come ci  ricorda il Rotary che pone per il mese di settembre ai Club il motto: “Ogni Rotariano deve essere d’esempio ai giovani”?
Forse è necessario interrogarci e dare a noi stessi una risposta

Il Rotary e i giovani.
Il R.I. include nei suoi programmi molte azioni a favore delle giovani leve.

Inizio ricordando le Associazioni giovanili Interact e Rotaract che interessano rispettivamente la fascia di età da 14 a 18 anni e da 18 a 30.
Lo scopo che il Rotary si propone è quello di orientare la formazione di questi giovani nella vita e nelle future professioni, cercando di far comprendere loro che il successo professionale non sarà un vero  successo se non accompagnato da un comportamento integro ed onesto.
Parlando di Interact c’è una buona notizia, perché il 9 settembre sarà consegnata la carta costitutiva ad un nuovo Club in Firenze, padrino il R.C. di Firenze Est.
I migliori auguri al nuovo Club ed ai giovani soci, insieme al ringraziamento al Padrino e all’apposita Commissione per il buon lavoro rotariano che è stato fatto.
Una riflessione su Rotaract e Rotaractiani. Cerchiamo di seguire, quando possibile, il loro percorso professionale e di vita, potranno essere buoni rotariani quando in possesso di quelle caratteristiche che il R.I. ci chiede per essere ammessi nei nostri Club.
Il nostro Distretto vanta poi un’ottima tradizione per il RYLA, che quest’anno sarà tenuto all’Isola  d’Elba, ed è auspicabile che tutti i Club partecipino al programma.
Da anni si tiene un’altra iniziativa dedicata ai più giovani, organizzata non a livello di Distretto ma di Club, il RYPEN, che , nell’ultimo anno rotariano, è stato tenuto sia a sud che a nord degli Appennini.
Particolarmente importante è poi lo scambio giovani, non solo per l’aspetto culturale ma anche perché  consente relazioni internazionali, fa visitare nuovi Paesi, il tutto favorisce senza dubbio la pace.

Confido nella Vostra collaborazione con le Commissioni Distrettuali che sono impegnate nella realizzazione di tutti i progetti dei quali abbiamo parlato, ricordando Vi che i Club sono il vero motore del Rotary.
Prima di chiudere questa mia lettera, mi piace ricordare un brano del discorso di Michael McQueen, relatore all’Assemblea Internazionale di San Diego:

“Qui oggi, nel mese di gennaio 2010, non posso fare a meno di chiedervi: che futuro immaginate per il Rotary? Certo, è bellissimo celebrare il successo di questa Associazione e ciò che ha realizzato nel secolo corso. Però, si sa che il vero banco di prova del leader è la successione. Il successo a lungo termine non si misura da ciò che avete fatto o che farete, ma dagli strumenti con cui metterete la prossima generazione in condizione di fare. Ognuno di voi, nella sua veste di Governatore distrettuale, ha l’opportunità di gettare le basi dei prossimi cento anni del Rotary.
Io sono qui per garantirvi che esiste una schiera di giovani dotati di passione, talento e ispirazione,
candidati ideali a diventare Rotariani e perpetuare la straordinaria opera del Rotary a livello locale e globale:

però spetta a Voi fare in modo che abbiano la possibilità ed i mezzi per farlo.

Vi auguro di riuscirci al meglio.”
Cari saluti e buon Rotary.

Vinicio

CONDIVIDI