Lettera del Governatore – Giugno 2012

Siamo uomini e donne del mondo, siamo professionisti eccellenti nelle loro professioni, siamo stati cooptati dal Rotary ed abbiamo accettato, il che significa che siamo uomini e donne del fare e che siamo disponibili a fare per gli altri senza ricevere niente in cambio.

Quello che ci lega oltre al Rotary è la nostra professione, il nostro hobby, la nostra cultura, lo scambio di idee e di esperienze se facilitate dalla comunicazione odierna e dall’affinità professionale oppure hobbistica può diventare un ulteriore fonte di conoscenza ed ulteriore legame verso quell’amicizia vera perché disinteressata.

I Circoli professionali del Rotary sono gruppi autonomi e di carattere internazionale composti da Rotariani, loro coniugi e Rotaractiani che si ritrovano insieme per: Condividere interessi comuni in attività ricreative divertenti (sport, hobby, ecc.) Avanzare il loro sviluppo professionale attraverso le conoscenze con altri individui della stessa professione Stabilire nuovi rapporti di amicizia in tutto il mondo Esplorare nuove opportunità di servizio Divertirsi e migliorare la loro esperienza nel Rotary

Ci sono gli ingegneri, i medici, gli avvocati, gli artigiani e ci sono tutte le professioni e tutti gli hobbies.

Ci sono golfisti, i coristi, quelli che vanno per mare e per cielo, in Italia ci sono anche i baroni rotti coloro che nonostante il loro handicap che li inchioda sulla terra ad una sedia a rotelle li accomuna nell’aria la passione per il volo, che fanno volo acrobatico e quando scendono dall’aereo scivolano dentro quella carrozzina che ne limita la mobilità, specialmente in quelle città dove esistono ancora le barriere architettoniche.

Ma la loro libertà è nel cielo dentro al loro piccolo aereo, liberi di volteggiare, come sfida a tutti quelli che sono mobili solo sulla terra.

Ci sono i professori universitari gli scienziati e i ricercatori, i pescatori ed i cacciatori, i tennisti e i ciclisti, gli appassionati di trenini, ci sono tutti quelli che hanno voglia di comunicare sulla loro professione o hobby si spostano per incontrare rotariani che hanno le stesse passioni oltre al Rotary e dentro il loro divertimento o professione mettono il fare tipico di chi è qui con noi.

Come farsi coinvolgere? Come creare un nuovo Circolo professionale del Rotary?

Basta guardare nel sito Internazionale.

La formazione di un nuovo Circolo professionale richiede una pianificazione intensiva ma ne vale la pena. Prima di presentare una proposta, pensate a sviluppare una solida rete di potenziali soci in almeno tre Paesi. Si può cominciare pubblicizzando l’idea in “Suggerimenti per Circoli professionali”.

Sebbene i Circoli operino in maniera indipendente dal Rotary International, essi devono tuttavia avere il riconoscimento ufficiale del Consiglio centrale del RI in base alla normativa del Rotary. La conoscenza genera idee, modi di fare impensabili o mai pensati prima, da confrontare nel nostro mondo.

Ho visto ciclisti di paesi diversi trovarsi per scalare montagne, comunicando col sorriso e coi complimenti alla bravura dell’altro, ho visto sciatori condividere una discesa pur con stili, velocità, capacità diverse, ma con una gioia unica.

Si allargano i polmoni, si allargano le amicizie e si cementa il Rotary. Molte non durano nel tempo, ma per il tempo che sopravvivono rimangono nel cuore e nella mente.

Nell’ottavo e nel nono libro dell’Etica Nicomachea, Aristotele tratta del concetto d’amicizia.

Il filosofo comincia facendo l’analisi dei diversi fondamenti dell’amicizia: l’utile, il piacere e il bene; da questi derivano le tre tipologie d’amicizia: quella di utilità, di piacere e di virtù.

L’unica vera amicizia è quella di virtù, stabile perché si fonda sul bene, caratteristica degli uomini buoni. L’amicizia di virtù presuppone due condizioni fondamentali: l’uguaglianza fra gli amici (a livello di intelligenza, ricchezza, educazione ecc.) e la consuetudine di vita.

L’amicizia si distingue dalla benevolenza, che può non essere corrisposta, e dall’amore, perché nell’amore entrano in gioco fattori istintuali.

La philia aristotelica esprime quindi il legame tra amicizia e reciprocità, fondato sul riconoscimento dei meriti e sul reciproco desiderio del bene per l’altro.

Un Aristotele internauta, un giovane, parlando dell’amicizia, risponde pur con parole “moderne”, ma chiare:

“per me l’amicizia è uno dei rapporti più importanti, se non il più importante, non credo che ci siano dei punti chiave che una persona deve rispettare per forza ma allo stesso tempo ritengo che se alcune cose mancano l’amicizia non può definirsi tale… amicizia vuol dire in primis sincerità, l’amico non è quello che ti dice sempre sì, è quello che se ti metti un vestito e ti sta male te lo dice, che se fai una stupidaggine te la dice… poi è rispetto… e questo per me è essenziale, un amico non ti farà mai un torto, non ti parlerà alle spalle, non sarà geloso di te… certo si può sbagliare ma per me sono ammessi piccoli errori, se si sfora un limite io purtroppo non perdono e per me non è amicizia, poi ci vuole fiducia, sapere di poter raccontare una cosa privata senza che venga raccontata ai 4 venti, che se si vuole piangere lo si fa senza vergogna perché tanto la persona che hai di fronte ti capisce… amicizia vera è quando la persona se non la vedi ti manca… quando devi sentirla per forza, ci vuole comprensione e schiettezza allo stesso tempo… e soprattutto provare quell’ affetto che non si dimostra per forza con baci e bacetti ma a volte solo con una frase, con un gesto, e non facendo mai qualcosa che possa tradirla e ferirla, questa è la mia concezione di amicizia, il resto credo che siano solo conoscenze”.

E questo è il mese dedicato dal Rotary e questi, aristotelici o meno, sono i principi dell’amicizia.

Si conserverà? Sarà eterna? Ad ognuno di noi rispondere.

Franco Angotti inizierà, con timore come tutti, scriverà delle lettere bellissime, che andrebbero lette da tutti. Miglioriamo la comunicazione e anche gli indaffarati ne trarranno giovamento.

Buon Rotary e buon viaggio a tutti, il meglio è nel futuro del Rotary.

Pier Luigi

Cesena 30 Maggio 2012

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