Cari soci,

questa lettera Vi perverrà quando molti di Voi saranno in vacanza, intenti a godere del meritato riposo: Agosto è per definizione il mese delle ferie, dello svago e della spensieratezza.
Per il Rotary invece Agosto è da sempre dedicato ad un tema fondamentale per la vita della nostra associazione, quello della espansione interna, cioè della crescita del numero dei soci, e quello della espansione esterna, intesa come studio della possibilità di costituire nuovi club, all’interno di perimetri territoriali che già registrano la presenza di altri club rotary.

Come vedete, cari Soci, nel mese tra i più caldi dell’anno siamo chiamati dal R.I. ad affrontare un tema, direi centrale per la nostra Organizzazione, che merita, certo, di essere trattato con ponderata riflessione.

I rotariani sono nel mondo circa 1.200.000.

C’è ancora spazio per una crescita?

A livello internazionale la risposta non può che essere positiva; si stanno aprendo, infatti, nuovi e vasti spazi in tutte quelle aree dei paesi in via di sviluppo le cui economie stanno crescendo a tassi di due cifre.
Se limitiamo lo sguardo alle cose di casa nostra, non possiamo non rilevare un dato preoccupante. Il nostro è un paese che sta invecchiando di anno in anno e il Rotary, che della società è uno specchio, non può non riflettere una analoga situazione di criticità.

Da qui l’esigenza che i Club mettano in programma iniziative di mantenimento dell’effettivo da un lato e di ricerca di nuove forze dall’altro.

Occorre procedere nella direzione di guardare alla componente femminile nei nostri club.
Tale componente nel nostro distretto è percentualmente inferiore alla percentuale media nel mondo rotariano: teniamo conto del ruolo che oggi è coperto dalle donne nell’ambito delle competenze professionali e delle attività imprenditoriali.

Occorre anche procedere nella direzione del ringiovanimento dei nostri club favorendo l’ammissione di giovani professionisti (non ne mancano di eccellenti) che  al buon carattere uniscano capacità e volontà di emergere nell’esercizio delle loro professioni.
Non importa se ancora non sono dei numeri uno, perché, grazie anche all’aiuto di volenterosi colleghi dei Club, potranno sicuramente diventarlo.

La crescita, inoltre, dovrà riguardare non solo il numero dei soci, ma anche  e soprattutto  la partecipazione, per allontanare dai nostri club la disaffezione che crea assenteismo, che è poi la principale causa di perdita di importanti risorse.
Quindi la ricerca di nuovi soci non può non essere accompagnata da iniziative volte al recupero dei Soci poco presenti, che con la loro assenza alle riunioni dimostrano scarso interesse alle attività del Club.

Quanto alla nascita di nuovi Club, l’argomento è di una tale delicatezza, che non può essere liquidato con poche righe.

La mia posizione, al riguardo, è molto chiara: la procedura per la creazione di un nuovo Club, deve trovare la sua condizione imprescindibile nel convinto consenso dei Club già presenti nel territorio.

Non ritengo ammissibile che un Club nasca sotto la spinta di “fuoriusciti” o per risentimenti personali.

Mi fermo qui, per augurare a tutti buone vacanze e un meritato riposo.

A settembre riprenderemo il nostro cammino e le nostre manifestazioni rotariane alle quali mi auguro di vedervi numerosi se, tutti insieme, vogliamo fare di più per il nostro Rotary.

Con i migliori saluti rotariani.
 
Gianfranco Pachetti

 

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