“Un posto sperduto in Toscana è diventato città modello”
Luca Frajoli – Il Venerdì di Repubblica


   Nel 1988 a Peccioli era presente una discarica, di fatto non gestita, che raccoglieva i rifiuti di sei comuni della zona. All’interno di un riordino generale, che imponeva la chiusura di almeno una ventina di discariche in Valdera come la nostra (si trattava inoltre di cessare il conferimento dei rifiuti lasciando invariata la situazione di degrado ambientale) noi abbiamo ritenuto indispensabile procedere ad un intervento sull’esistente con un progetto di adeguamento/risanamento che ha permesso prima di tutto di bonificare il sito e servire le esigenze del nostro territorio e di far fronte, parzialmente, all’emergenza del Comune di Firenze in quel momento drammatica.
In due anni l’impianto è stato risanato e ampliato e gestito fino al 1997 dallo stesso Comune di Peccioli che, in sette anni, raggiunge un fatturato pari quasi a 36 milioni degli attuali euro.
Nel giugno del 1997 nasce la Belvedere S.p.A., una nuova società per gestire l’impianto di smaltimento rifiuti, che presenta i seguenti obiettivi:
Gestire l’impianto di interramento controllato di RSU (Rifiuti Solidi Urbani) situato nelle vicinanze della frazione di Legoli, nel territorio comunale di Peccioli;
Reinvestire i proventi che ne derivano in iniziative volte alla promozione economica del territorio;
Favorire il processo  di trasformazione necessario a garantire la sostenibilità economica dell’area  anche dopo l’esaurimento dell’impianto
Belvedere negli anni con la sua gestione, oltre a determinare consistenti ricadute economiche sul territorio, partecipa a numerose iniziative e contribuisce sia direttamente che indirettamente alla nascita del Sistema Peccioli.

CONDIVIDI